Interview: Esquire - May 2011, Bright Young Thing

The Bright Young Thing
Maggio 2011


Quindi, tu e tuo fratello decidete di fondare una band con alcuni compagni a scuola. Poi, cosa vieni a sapere, alcuni altri ragazzi nella tua classe vengono fuori con la stessa idea. Più siamo, meglio è e tutto il resto. Ma mentre sferzi verso la tua via attraverso la pallida ombra del glam rock e il new romantico swoony pop, vedi i tuoi sogni di celebrità condensarsi in pozzanghere di debito, risentimento e promesse non mantenute: questi altri ragazzi della tua classe, quelli con la stessa idea, risultano essere gli U2.

Questo è il succo di Killing Bono, un nuovo film basato – in parte liberamente tratto – sulle memorie del giornalista musicale Neil McCormick (lui e suo fratello Ivan formarono una band allo stesso tempo dei compagni di scuola Bono and Co., nonostante non sia mai stato fatto alcun attentato alla vita del piccolo benefattore). L’attore irlandese Robert Sheehan interpreta Ivan, il più talentuoso dei McCormick, il cui invito ad unirsi agli U2 fu rifiutato, senza che lui lo venisse a sapere, da Neil (interpretato da Ben Barnes). È un duro concerto per l’attore di 23 anni. Non solo ha alcune intense scene di conflitto fraterno da affrontare, ma Sheehan deve indossare uno dei costumi più preoccupanti nella recente storia dello schermo.

Ci sono cappelli da golf di pelle, sì; e lo strano orecchino a scheletro di pesce, ma un look risalta:

“È ovviamente la salopette di jeans pallido,” Dice Sheehan, al servizio di Esquire nell’Ovest di Londra. Non è solo pallida, è lavata con l’acido; e non è una salopette, quanto degli harem pants con le bretelle. “Non mi stava, fondamentalmente, quindi la cucitura mi faceva un camel toe al maschile. Ma ci siamo passati tutti.” (Se si sente a suo agio così, forse ha imparato ad essere tutt’uno con la tutina – il suo ruolo con cui ha sfondato nella serie di E4, il celebre drama Misfits, che lo vede parte di una gang di canaglie con superpoteri che passano la maggior parte delle due serie in tute arancioni.)

Anche se non hanno bisogno dei livelli di intensità di Sam Riley in Control, Sheehan e Barnes si devono esibire come una band nel film, sebbene Sheehan affermi che il suo contributo vocale sia stato “abbastanza fortemente aiutato” dal compositore Joe Echo. Non che lui sia musicalmente incapace – crescendo nella contea di Laois, suonava il banjo e il bodhran (un tamburo fatto di pelle di capra che tu tieni verticalmente e che colpisci con una bacchetta) con un locale gruppo irlandese: “il preside della mia scuola elementare lasciava che entrassi un po’ in ritardo il Martedì perché sapeva che il Lunedì suonavo,” dice. “Il buon vecchio Mr Sutton.”

L’Estate di Sheehan sarà impegnata con la realizzazione di Romeo and Brittany, un lungometraggio scritto e diretto da David Baddiel, un editorialista dell’Esquire, ma prima di questo girerà la seconda stagione del crime drama irlandese Love/Hate a Dublino – un’opportunità per uscire con suo fratello e sua sorella o fare un salto dai genitori a Portlaoise e forse ritirare fuori il vecchio bodhran ancora una volta. “Tutte le volte che torno in Irlanda, finisco inevitabilmente a fare una piccola sessione giù al pub,” ammette. *


FONTE: X
Traduzione di Esse Pi.


* C'è un'ultima frase che non ho inserito perché non trovavo un modo per tradurla:

muahah... che bravo preside!

Comunque l'intervista è carinissima, anche come è scritta. Le risposte di Robert sono sempre fantastiche, c'è sempre una particolare ironia dietro.
Mi piacerebbe vederlo suonare il bodhram! XDD